Il presente progetto riguarda il rifacimento della pavimentazione e l’arredo urbano della Piazza della Chiesa di Varone e dei relativi spazi adiacenti, per la precisione, si prevede di intervenire sul tratto compreso tra via della Chiesa vecchia, via Sega e via Cartiere.

Nel progetto della pavimentazione sono state utilizzate quattro diverse tipologie di materiali per segnalare in modo differente le diverse funzionalità dello spazio, utilizzando materiali di pregio come porfido e pietra bianca di Trani, per altro già caratterizzanti tipologicamente i manufatti locali architettonici e d’arredo urbano dell’area.

La pavimentazione a correre in lastre di porfido a larghezza variabile  definisce l’area pedonale della piazza nella zona intorno la Chiesa. Fasce in pietra bianca di Trani sono utilizzate per delimitare in modo più marcato l’area di rispetto intorno all’edificio sacro.

L’ingresso alla Chiesa è sottolineato da un camminamento in lastre di pietra bianca  di Trani disposte parallelamente alla facciata, mentre il piano del sagrato verrà riportato alla sua altezza originale, cosa che permetterà di recuperare l’assetto originario dell’ingresso, compresi gli scalini d’accesso, anch’essi già in origine in pietra bianca. (vedi allegati fotografici)

Tutte le aree carrabili verranno realizzate con pavimentazione in cubetti selezionati in porfido, posizionati ad archi contrastanti e a  file parallele solamente per quanto riguarda la  strada privata  sul lato est della Chiesa che porta all'Oratorio.

L’asse di collegamento perdonale tra via Sega e via Cartiere verrà realizzato in pietra bianca di Trani, mentre nel tratto terminale di Via Chiesa vecchia, all’ingresso della piazza sulla sinistra, verrà realizzato un inserto   in   pietra   bianca   di   Trani   sulla   pavimentazione,   in   modo   da   creare   una   zona   di   rispetto   e valorizzazione del capitello dedicato alla Madonna presente in facciata dell’edificio d’angolo. (vedi allegati fotografici)

L’utilizzo  delle  diverse  tipologie  di   pavimentazione  risulta  dunque  utile   e  funzionale ai  fini  di  definire visivamente i diversi ambiti di percorribilità. Lo studio ha seguito nel dettaglio la progettazione esecutiva e la direzione dei lavori.