Il progetto riguarda la riqualificazione di Piazza Springa, un’importante parte della cittadina di Nomi, uno spazio centrale sul quale si affacciano edifici civili e religiosi, quali, la chiesa parrocchiale, l’imponente campanile, il municipio, la cassa rurale, la cooperativa, oltre a vedere la presenza di altre attività con funzioni pubbliche, quali bar e ristorante.

E’ stato prevede l’impiego di un modulo quadrato, ottenuto mediante l’intersezione di fasce composte da due binderi a correre in porfido, con all’interno una fascia di verdello (pietra bianca bocciardata anti-scivolo). I quadrati di questa scacchiera (con un lato di ml 3,00 per 3,00) sono stati pavimentati con cubetti in porfido con posa circolare, con un elemento centrale in pietra bianca.

La modularità del disegno, data dalle fasce equidistanti e dal piccolo elemento centrale in pietra bianca, è stata scelta per dare identità ed esaltare il senso di unitarietà ad uno spazio urbano che, in realtà, risulta essere piuttosto complesso ed articolato (sia per forma, che per le numerose funzioni che si affacciano), oltre ad essere tagliato dalla strada carrabile.

Il modulo quadrato, parallelo al muro del Municipio, interessa l’intera piazza ed il sagrato della chiesa, e procede fino ai limiti di Via Romani, di Via Paissan, di Via Baroni, di Via Dante, di Via Roma, diventando l’elemento di unione dell’area e dando identità ed una cadenza regolare allo spazio urbano.